Cicloturismo
CICLOTURISMO NEL PARCO DEL DELTA DEL PO
Il parco del Delta del Po è il posto ideale per una vacanza in sella a una bicicletta, il mezzo preferito dai residenti per spostarsi nei centri abitati o andare in spiaggia: persino lo shopping in città si può fare su due ruote! Una pista ciclabile di 10 km, spaziosa e ben illuminata di sera, collega i tre lidi principali, consentendo di spostarsi in totale sicurezza, soprattutto per i bambini. Molti altri sentieri e vie ciclabili percorrono valli, attraversano pinete, seguono gli argini dei fiumi alla scoperta dei paesaggi più suggestivi del territorio. Esistono percorsi segnalati, ma, carta alla mano, le possibilità di costruirsi itinerari su misura per impegno e tempi di percorrenza sono infinite. Di seguito vi segnaliamo alcuni fra i percorsi più interessanti attraverso siti di interesse naturalistico e storico.
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PERCORSO “MARE PINETA” E PISTA CICLABILE
DISTANZE: anello completo 16 km + 2 km diga foranea
Di cui 1,5 km su strade principale e 14,4 in pista ciclabile o sentieri di pineta.
DIFFICOLTÀ: nessuna, i tracciati corrono paralleli alla costa, la pista ciclabile è illuminata.
Questo itinerario non segnalato è costituito dalla lunga pista ciclabile in sede separata e completamente illuminata, e collega i tre lidi tranne per un piccolo tratto a nord di Marina Romea. non ha ne punto di partenza ne punto di arrivo, è un percorso che collega i tre lidi utilizando la pista ciclabile, i sentieri della pineta e alcuni tratti di scogliera artificiale sul mare, fino all’estremità della diga foranea di Porto Corsini, lunga ben 2,7 Km. I sentieri tra mare e pineta si trovano all’interno della pineta fra Marina Romea e Porto Corsini, e alle estremità di casal Borsetti, dove un labirinto di sentieri serpeggia fra la vegetazione.
PERCORSO PINETA S. VITALE
DISTANZE: 19 Km di cui 19 su sentiero di pineta
DIFFICOLTÀ: Nessuna, consigliato kit per foratura.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno
Questo itinerario si svolge prevalentemente su sentieri naturalistici chiusi al traffico, consente di scoprire la pineta di S. Vitale e la Pialassa della Baiona e di comprendere un’ecosistema sospeso tra terra e acqua, esempio di biodiversità del territorio.
Si parte da Marina Romea e risalendo l’argine dx del fiume Lamone, costeggiato da capanni, si giunge al centro visite “Quattrocchi”, attraversare la strada veicolare, imboccare la sterrata sul lato opposto, e proseguire mantenendo la destra, fino ad arrivare ad un piccolo ponte ciclo/pedonale, aldilà del quale le indicazioni del sentiero numero 2, conducono dopo circa 2 chilometri alla Ca’ Vecchia, centro didattico e culturale del parco, immersa nella rigogliosa pineta di S. Vitale, ideale per una breve pausa o un pic nic, ed ottimo punto di partenza per visitare verso sud il Parco del 2 giugno per poi ritornare costeggiando la Pialassa della Baiona , dove percorrendo un lungo argine si arriva quasi al centro e praticare il birdwatching. Da non mancare la visita alla chiesetta della Madonna del pino, nei pressi della Cà Vecia.
Per il ritorno, seguire il sentiero a ritroso fino a ritornare a Marina Romea
PERCORSO DELLE 3 PUNTE
DISTANZE: 7,5 km anello completo
DIFFICOLTÀ: Nessuna, consigliato kit per foratura.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno
Il percorso delle punte consente di aggirare l’Oasi di Punte Alberete in bicicletta, altrimenti accessibile solo a piedi. L’itinerario è particolarmente suggestivo perché si svolge alle soglie dell’area protetta, delimitata soltanto da un fosso per il controllo delle acque, e offre quindi la possibilità di ammirare da vicino la fauna e la flora dell’Oasi. Si tratta di un percorso su strada sterrata chiusa al traffico, adatto a tutti e di grande impatto soprattutto al tramonto.
Il “percorso delle Punte” parte da Casa Quattrocchi lungo via delle Valli, raggiungibile da Marina Romea seguendo l’argine destro del fiume Lamone. Da qui seguite le indicazioni del percorso n° 3 che passa sotto al ponte e proseguite lungo la strada bianca che costeggia l’argine del Lamone, lasciando sulla sinistra la zona umida di Punte Alberete.
All’indicazione, nei pressi di una chiusa per il controllo delle acque, svoltate a sinistra e seguite il sentiero che costeggia l’Oasi fino a raggiungere uno specchio d’acqua, dove altre indicazioni guidano all’ingresso pedonale dell’Oasi.
A questo punto il percorso 3 termina, ma se volete ritornare evitando il giro a ritroso, attraversate con prudenza la strada statale 309 e imboccate lo stradello che porta alla Cà Vecchia (fontana d’acqua potabile). Da qui seguite le indicazioni del sentiero 2 verso nord (sulla sinistra). Questo bellissimo sentiero nel fresco della pineta di S. Vitale conduce a un ponticello, oltre il quale, svoltando a destra, si arriva di nuovo a Casa Quattrocchi.
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PERCORSO STORIA E NATURA
DISTANZE: 20 km circa
DIFFICOLTÀ: Nessuna, consigliato kit per foratura.
PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l’ anno
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La strada più comoda per raggiungere dai lidi il percorso ad anello nell’oasi di Punte Alberete parte da Casal Borsetti. Seguite la strada che corre lungo l’argine del canale (via Lacchini), quindi all’incrocio con la statale 309 Romea proseguite dritto; dopo circa 500 metri, appena pasato il ponte che funziona anche da chiusa per il controllo delle acque, la strada diventa bianca e per 7 km corre ancora sull’argine del canale lasciando la campagna sulla sinistra. Il ponte che conduce al piccolo paese di Mandriole ci consente di fare una piccola deviazione per visitare la chiesa, il cimitero dove fu sepolta Anita Garibaldi, e dare uno sguardo a questo caratteristico villaggio.
Ritornati oltre il ponte, la strada sterrata prosegue lungo il canale fino a imboccare la strada asfaltata: da qui, svoltando a destra, si raggiunge l’abitato di Sant’Alberto. A questo punto è d’obbligo una sosta per visitare il Museo Ornitologico e di Scienze Naturali di Ravenna che ha sede nel cosiddetto Palazzone, che ospita anche il centro visite del Parco del Delta del Po.
Il nostro itinerario prosegue lungo via Olindo Guerrini fino a raggiungere l’imbarco del traghetto per l’attraversamento del fiume Reno. Giunti sulla sponda opposta svoltate a destra, e vi troverete immersi in un paesaggio magico, sospesi fra l’argine del fiume da una parte e la valle dall’altra. Qui la natura è protagonista assoluta e il volo degli uccelli vi accompagna per i successivi 10 km, fino ad arrivare al ponte nei pressi di una trattoria. Dopo un breve tratto nella vegetazione, salite la scarpata e attraversate il fiume Reno in una corsia separata del ponte a lato della strada.
Ridiscesa la scarpata, il percorso prosegue verso sinistra, dove a un certo punto si incontra il cippo che ricorda il primo luogo di sepoltura di Anita Garibaldi e poco dopo la casa-museo Fattoria Guiccioli, aperta al pubblico, dove Anita morì nel 1849. Dall’ingresso della casa è ben visibile il ponte che conduce al punto di partenza dell’itinerario indicato con i segnavia n. 4, da dove la strada ci riporta verso Casal Borsetti.
Esiste tuttavia un’alternativa molto suggestiva per ritornare verso il mare: discesa la scarpata dopo il ponte sul fiume Reno, svoltate a destra: la strada sterrata passa sotto il ponte e segue la riva del fiume disseminata di capanni da pesca, fino ad arrivare a nord di Casal Borsetti nei pressi del poligono militare.